“Tasi che il nemico ti ascolta”. Al Caaf Cgil di Modena, qualcuno ha provato a sdrammatizzare così il caos che si è venuto a creare intorno al pagamento della prima rata dell’imposta sui servizi indivisibili. Per la maggioranza dei comuni modenesi, capoluogo incluso e con le sole esclusioni di Finale, Formigine, Novi, Montefiorino e Palagano, la scadenza è alle porte. Il termine ultimo è fissato infatti per il 16 giugno. Eppure negli uffici di consulenza fiscale le richieste per la compilazione del modello tardano ad arrivare e si teme l’assalto dell’ultimo giorno. Il sospetto, nemmeno troppo velato, è che gli annunci nazionali di rinvio a ottobre abbiano generato non poco disorientamento. Ad accrescere la confusione ci sono poi i bollettini della Tari, l’imposta sui rifiuti, che proprio in questi giorni i comuni stanno inviando a casa dei cittadini. Tra Tasi e Tari è facile sbagliarsi. Come se non bastasse, alcuni comuni hanno pensato di modificare le scadenze. La raccomandazione a osservare la scadenza di lunedì 16 giugno arriva anche dal Caf -Cisl. “Purtroppo non è stata concessa nessuna proroga – dice il responsabile Franco Saracino – ai Comuni che hanno deliberato entro il 23 maggio scorso sulle aliquote da applicare. I contribuenti sono confusi e preoccupati e stanno prendendo d’assalto le nostre sedi”.