Nella legge di stabilità 2016 sono stati operati dei tagli immotivati ai trasferimenti dello stato a favore dei CAAF che altro non erano che il pagamento corrispettivo di servizi che i CAAF svolgono al posto dello Stato stesso.
I CAAF non garantiscono solo assistenza fiscale, in occasione della dichiarazione dei redditi, ma assistono i cittadini nei numerosi adempimenti previsti per la certificazione dei loro redditi, come la compilazione delle domande ISEE o delle certificazioni RED, spesso questi cittadini sono tra le persone più povere e senza mezzi, non presentare un ISEE o un RED significherebbe perdere reddito e diritti
Inoltre le scelte fatte dal Governo per semplificare l’iter della dichiarazione dei redditi, con il 730 precompilato non sono tali così come erano state annunciate, infatti ben 19 milioni di 730 sono stati consegnati tramite i CAF oltre il 93% di tutti quelli fatti, poco più di 20 milioni, difficile pensare che l’Agenzia delle Entrate non abbia bisogno del ruolo di intermediazione svolto dai CAAF o dai professionisti.
Anche quest’anno l’evoluzione non promette facilitazioni, anzi già sappiamo che solo una piccola parte di spese mediche saranno inserite nel 730 precompilato e comunque rimane molto difficile per il semplice utente, verificare se tutta al documentazione è corretta e se l’amministrazione finanziaria non deve integrare e rimborsare somme.
I tagli operati, 40 milioni di euro, riducono la possibilità dei cittadini di recuperare quanto dovuto, attraverso l’assistenza dei CAAF, che si trovano ora ad operare con maggiori difficoltà e maggiori costi, dopo le scelte inaccettabili del Governo.
Nonostante tutto il CAAF della CGIL si prepara ad assistere i contribuenti per le dichiarazioni dei redditi 2016 e ci troverete nelle nostre sedi come negli anni passati per svolgere l’azione di tutela, ragione per la quale la CGIL ha costituito i CAAF