Nella legge di stabilità 2016, predisposta dal governo, che dovrà essere votata dal parlamento sono previsti pesanti tagli ai CAAF ed ai PATRONATI.
Se questi tagli venissero confermati nella conversione in parlamento ci troveremmo di fronte allo smantellamento della rete di solidarietà che garantisce l’uguaglianza all’accesso ai diritti che oggi è realizzata dai PATRONATI. Sul versante dei CAAF nella tutela fiscale si spingerebbero le persone a rinunciare ai loro diritti non potendo più svolgere un servizio con costi contenuti
Stralci del documento stabilità 2016:
CAAF: “Nell’ambito del programma “Regolazione giurisdizione e coordinamento del sistema della fiscalità” della missione di spesa «Politiche economico-finanziarie e MEF 54 di bilancio», le dotazioni finanziarie iscritte sul capitolo 3845 dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze sono ridotte di 60 milioni di euro per l’anno 2016 e di 100 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono rideterminati i compensi spettanti ai centri autorizzati di assistenza fiscale in misura tale da realizzare i risparmi di spesa di cui al periodo precedente.”
PATRONATI :” Con riferimento all’esercizio finanziario 2016 gli specifici stanziamenti iscritti nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il finanziamento degli istituti di cui al comma 1 dell’articolo 13 della legge 30 marzo 2001, n. 152, sono complessivamente e proporzionalmente ridotti di 28 milioni di euro. I risparmi derivanti dal primo periodo conseguono a maggiori somme effettivamente affluite al bilancio dello Stato in deroga a quanto previsto dal citato articolo 13, comma 1, della legge 30 marzo 2001, n. 152. Con effetto dall’esercizio finanziario 2017, la percentuale, ai fini della determinazione degli stanziamenti in sede previsionale, di cui ai commi 4 e 5 dell’articolo 13 della legge 30 marzo 2001, Ministero del lavoro e delle politiche sociali Patronati 56 n. 152, è stabilita nella misura del 65 per cento, restando ferma la procedura di rideterminazione degli stanziamenti medesimi sulla base delle entrate affluite al bilancio dello Stato in relazione ai versamenti degli enti previdenziali. A valere sul gettito dei contributi previdenziali obbligatori incassati dall’anno 2015, l’aliquota di prelevamento di cui al comma 1 dell’articolo 13 della legge 30 marzo 2001, n. 152, è rideterminata nella misura dello 0,193 per cento.”
I milioni di persone che ogni anno si rivolgono e vengono assistite dai CAAF e dai PATRONATI sarebbero i primi ad essere penalizzati perché le strutture che hanno operato per la tutela dei loro diritti verrebbero pesantemente penalizzate se non cancellate, mentre ancora non siamo in presenza di uno stato in grado di garantire automaticamente, senza assistenza, senza burocrazia i diritti del cittadino, sia sul versante fiscale che su quello assistenziale.