“A fronte di un preciso impegno del governo a emanare il decreto che stabilisce i compensi per l’attività di assistenza e trasmissione dei modelli 730 precompilati entro il 30 di novembre, dobbiamo rilevare un colpevole ritardo”. Lo dichiara Valeriano Canepari, coordinatore della Consulta Nazionale dei Caf.Così prosegue la nota: “A conclusione di un percorso di collaborazione dei Caf sia con l’Agenzia delle Entrate sia con il ministero dell’Economia e delle Finanze, nel quale i Caf hanno dato la piena disponibilità a confrontarsi per valutare tutti gli aspetti tecnici utili a far partire il nuovo 730 nel 2015, suggerito possibili soluzioni e fatto proposte per migliorare l’impatto della nuova misura a vantaggio dei contribuenti e della Pubblica amministrazione, dobbiamo registrare il disinteresse del governo su questo ultimo aspetto, per i Caf non certo irrilevante”.
“È anche grazie al nostro contributo – sottolinea la Consulta – se questo progetto innovativo, fortemente voluto dal governo, si è realizzato in tempi così stretti; ora ci aspettiamo lo stesso rispetto per le scadenze e che il provvedimento venga approvato nei tempi concordati nell’interesse di tutti i soggetti che vogliono che il 730 precompilato ‘parta bene’: contribuenti, governo, agenzia delle entrate e operatori del settore”.
“È nei fatti impossibile a oggi per i Caf – si legge ancora – programmare l’assistenza fiscale per il 2015, a fronte di una campagna che si annuncia già complicata per le tante novità introdotte. Non siamo in condizione di stabilire alcun elemento della pianificazione dell’attività 2015: ad esempio non possiamo decidere quanti lavoratori stagionali reclutare e programmare la formazione che va conclusa entro aprile, per citare un elemento che ha un impatto diretto anche all’esterno del sistema Caf e che rappresenta una possibilità di occupazione per migliaia di persone ogni anno”.
“Non possiamo accettare ulteriori ritardi sull’emanazione del decreto – conclude Canepari -. È per noi indispensabile avere certezze sulle condizioni economiche di riferimento per la campagna 2015 il prima possibile, per poter garantire, prima di tutto ai contribuenti, un’assistenza di qualità nella prossima campagna fiscale”.